Testimonianza di Liberato Vitale
Sono Liberato Vitale, ho 29 anni e lavoro come bibliotecario. Sono cresciuto in una famiglia cattolica tradizionale. Fin da bambino andavo in chiesa con mia nonna, che era molto devota alla tradizione cattolica romana. Durante la mia infanzia e la mia giovinezza però, non avevo mai sentito parlare né mai aperto la Bibbia, anche se ne avevo una in casa, forse come la maggior parte di ogni cattolico italiano. Nessuno, compresi mia nonna o i miei genitori, mi ha guidato verso la conoscenza di Dio, né mi ha parlato di Gesù e del suo sacrificio, ne mai letto la Bibbia per ascoltare ciò che Dio poteva insegnare. Quel modo di vivere la fede e per raggiungere Dio era solo fondato su un sistema sacramentale, proprio della tradizione cattolica. Così la mia idea di Dio era quella di un Dio che non può essere raggiunto direttamente in modo personale, ma attraverso ciò che si è in grado di fare per Lui, oltre che attraverso la mediazione di qualche altra persona definita “più santa”, in questo caso mi sto riferendo a sacerdoti e vescovi. Quello che vivevo non era la fede biblica ma una fede inconsistente che mai avrebbe potuto cambiare la mia vita profondamente.
Durante la mia adolescenza giocavo a calcio nella squadra della mia città, e insieme a me c'era un ragazzo che mi parlava della sua fede in Gesù Cristo. Ero interessato a quello che diceva e così gli chiesi come faceva ad avere un rapporto con Dio, più personale, più diretto, molto diverso da quello che io stavo vivendo. Mi suggerì di leggere la Bibbia, iniziando dal Vangelo di Giovanni. E fu con la Parola di Dio che capii di essere un peccatore e di non essere in grado di fare nulla per avvicinarmi a Dio o essere accettato da Lui. Piuttosto, Dio aveva già fatto tutto per me in Cristo, morto sulla croce per i miei peccati, risuscitato il terzo giorno. Dio trasformò il mio cuore per mezzo della sua parola e per opera dello Spirito Santo e un anno dopo fui battezzato. Iniziai a frequentare una chiesa evangelica locale che mi diede l'opportunità di crescere come giovane credente e seguace di Gesù Cristo. Frequentare la chiesa locale mi aiutò profondamente anche a riscoprire la gioia della lode, l’intimità della preghiera, il sostegno fraterno.
Ora affermo di credere, per il dono della fede data per sola grazia, in Gesù Cristo, la seconda persona della Trinità, inviato dal Padre per i peccatori chiamati al pentimento. Credo che Dio parli attraverso la Sua Santa Parola, la Bibbia, come autorità per ogni cristiano. Gesù è il mio salvatore e il mio modello di vita da seguire, che mi dà il mandato di glorificare il suo nome in ogni aspetto della mia vita. Credo nell'efficacia dello Spirito Santo, la terza persona della Trinità, come guida di cui bisogna cercare la forza per essere una testimonianza nel mondo per glorificare solo il nome del Signore.
Che Dio tocchi i cuori di tante persone, affinchè la sua chiesa possa crescere e l’Italia possa sperimentare una stagione di riforma spirituale.