Gesù è risorto? Come puoi credere nella resurrezione nel XXI secolo? C'erano dei testimoni oculari? Sì, i Vangeli ci forniscono diverse storie, uniche, di ciò che accadde dopo la crocifissione di Gesù. Prendi per esempio le storia di Giuseppe di Arimatea, delle donne, delle sentinelle Romane presso la tomba e di Giacomo, il fratello di Gesù. Le loro storie sono così importanti che, vari ricercatori cristiani hanno utilizzato queste versioni per spiegare che la resurrezione di Gesù è la spiegazione più ovvia di quello che si è verificato nell'anno 30 del I secolo d.c. Qui segue una breve panoramica di ciascun argomento.

Giuseppe

Gesù fu sepolto da Giuseppe di Arimatea, un membro del Sinedrio giudaico. Il Sinedrio, il tribunale giudaico, era costituito da un gruppo di settanta uomini eminenti. L'intero consiglio votava per la punizione di Gesù (Marc. 15:1) e l'apostolo Pietro fu responsabile della crocifissione di Gesù (Atti 2:23, 36; 4:10). Giuseppe fu descritto come un membro rispettato dal consiglio, ciò significa che lui era noto a Gerusalemme (Marc. 15:43). Il fatto che Giuseppe di Arimatea si fosse preoccupato di prendersi cura del corpo di Gesù rende ciò molto probabilmente non un'invenzione cristiana.

Le donne

E' significativo il ruolo delle donne nella scoperta della tomba vuota. Nel I secolo la comunità era caratterizzata da relazioni patriarcali. Le donne avevano uno status di scarso rilievo, quindi venivano considerate testimoni poco credibili. Wiliam Lane Craig stabilisce riguardo le donne presso la tomba quanto segue: "Il fatto che le donne, la testimonianza delle quali viene considerata senza valore, siano state le testimoni più importanti, riguardo al fatto che la tomba fosse vuota, non toglie nulla a quanto accaduto; anche se non fosse di tuo gradimento, questo è accaduto, ossia, che loro sono state le prime ad aver scoperto veramente che la tomba era vuota". In altre parole, il ruolo delle donne in relazione alla resurrezione di Gesù suggerisce che essa non sia stata un'invenzione.

Le sentinelle romane

Matteo riferisce che i giudei diedero disposizioni alle sentinelle di spargere la notizia che i discepoli avevano rubato il corpo di Gesù, mentre loro dormivano. Questa versione giudaica veniva diffusa (Matt. 28:13-15). Tale spiegazione è stata divulgata dagli oppositori dei primi seguaci di Gesù che annunciavano Gesù risorto. Il fatto che le guardie si fossero addormentate, implica che loro stesse non avrebbero potuto sapere che i discepoli avevano portato via dalla tomba il corpo di Gesù. Ma la tesi secondo cui i discepoli avevano rubato il corpo di Gesù, sottolinea, che il corpo mancava dalla tomba. La tomba era vuota. Se la tomba non fosse stata vuota, i discepoli non avrebbero potuto proclamare la resurrezione di Gesù.

Giacomo

"Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli." (1 Cor.15:7). Questo Giacomo era il fratello di di Gesù risorto! (Gal 1:19). Sorprendentemente i Vangeli ritraggono Giacomo come un non credente durante gli insegnamenti pubblici (Marc. 3:21-35; Giov 7-5). La sua famiglia dubitava riguardo l'identità di Gesù. Egli è divino o ridicolo e loro scelsero la seconda definizione: "Lui è fuori di sé "(Marc. 3:21). Ma dopo l'apparizione di Gesù a Giacomo, sono presenti anche Giacomo e i suoi fratelli durante gli incontri dei primi seguaci di Gesù a Gerusalemme (Atti 1-14). Anni dopo Giacomo assieme a Giovanni e Pietro furono visti come i maggiori capi della Chiesa cristiana. (Gal 1:18-19; 2:1-10; Atti 15:13-21). Giacomo, il capo della Chiesa a Gerusalmme, fu lapidato dal Sinedrio giudaico nell'anno 61-62 d.c. Lui morì come martire per via della sua fede in Gesù Cristo. Questo sorprendente cambiamento da non credente a personaggio di rilievo è una delle prove più forti che testimonia l'apparizione di Gesù a Giacomo. Conviene ora collocare lo stupore del fratello di Gesù nei Vangeli: gli autori riferivano fatti che realmente accaddero.

Letteratura per ulteriori ricerche:

Craig, Reasonable faith, 368. Traduzione Sentiero Cristiano